ANAGNI, Museo del Tesoro del Duomo


 

 

 


Piviale di Bonifacio VIII, particolare


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

(Questa immagine è stata utilizzata dalla Biblioteca Hertziana di Roma per il biglietto di auguri delle festività natalizie 2016)

 

 

In occasione di uno studio necessario alla redazione per la voce “Ricamo” per l’Enciclopedia dell’Arte Medievale, da parte della dott.ssa Antonia Lauria (1) mi fu commissionata la realizzazione una serie di riprese da effettuare nel Museo del Tesoro del Duomo di Anagni, che conserva una notevole collezione di tessuti e oreficerie, paramenti sacri e oggetti d’uso liturgico del XII-XV secolo.

Si trattava di documentare fotograficamente i paramenti liturgici di Papa Bonifacio VIII, comprendenti un piviale, una pianeta, due dalmatiche o tonacelle con  decorazione a ricamo in oro in tessuto di seta rossa. Inoltre era richiesta una documentazione degli altri preziosi tessuti che il Tesoro comprende: il Paliotto della Vergine, l’arazzo dell’Albero della Vita, la Pianeta di S. Nicola, il Piviale dei Santi ed il Piviale della Vergine.

Gli importanti ornamenti dei paramenti di Bonifacio VIII raffigurano personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento e motivi decorativi zoomorfi e fitomorfi risalenti al sec. XIII. Si tratta di una manifattura siciliana in seta (sciamito rosso) ricamata in oro a punto teso motivi di "rote" contenenti grifi, aquile a due teste, coppie di pappagalli affrontati, separate da motivi cruciformi di palmette con un riquadro a nastri intrecciati al centro.

Nell' Inventario dei doni di Bonifacio VIII alla Cattedrale di Anagni, conservato negli Archivi della Cattedrale, viene citato il piviale e la pianeta: "una planeta de samito laborato de suro cum acu..." e "unum pluviale de samito rubeo laborato ad acum de auro battuto....". Si tratta di un lavoro ad "opus ciprense" eseguito probabilmente in Sicilia, forse nelle fabbriche reali di Thiraz a Palermo ed influenzato da modelli più antichi orientali. Il Barbier (1858), che pubblica l' Inventario, da una spiegazione terminologica e dice che il "samito" corrisponde al raso. Il tipo di lavorazione ad ago del paramento viene indicata generalmente come "opus ciprense".

Il Piviale della Vergine comprende ampi medaglioni dove sono appunto le Storie della Vergine e della Vita di Cristo.

Dei due paliotti del Tesoro della cattedrale, ricordati tra i doni di Bonifacio VIII, il primo è un raro esemplare di scuola nordica, con l'Albero della Vita; il secondo, di ispirazione cavalliniana, è un’opera dell'Italia centrale, con le Storie di Gesù, della Vergine e di Santi.

Il lavoro comportò il complesso smontaggio delle teche in cristallo in cui i tessuti erano custoditi e la realizzazione di una approfondita campagna documentaria svolta in diapositiva di grande formato (4x5”) per garantire la massima definizione. Come illuminazione si preferì il tungsteno a 3200°K. Una ricerca ulteriore fu condotta inoltre attraverso la realizzazioni di macroriprese dei tessuti.

Dal 2015 tutta la campagna fotografica è entrata nel patrimonio iconografico della Biblioteca Hertziana di Roma - Max-Planck Institut fur Kunstgeschichte.

 

 

Alcune immagini sono state inoltre utilizzate per la mostra English Medieval Embroidery - Opus Angelicarum, Victorian and Albert Museum, Londra - 1 ottobre 2016 - 5 febbraio 2017 e pubblicate sul relativo catalogo edito dalla Yale University Press (New Haven and London) in association with the Victoria and Albert Museum, 2016.


(1) Università La Sapienza di Roma

 

 

 

Paliotto del Crocefisso. Albero della Vita, particolare.

Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani, Enciclopedia dell'Arte Medievale, vol. V, pag. 157, voce "Collezionismo".


 

 

Albero della vita, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

Albero della vita, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome,

100 ISO.

 

Paliotto della Vergine, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

Paliotto della Vergine, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome,

100 ISO.

 

Pianeta di Bonifacio VIII, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

Pianeta di Bonifacio VIII, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome,

100 ISO.

 

Pianeta di San Nicola, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

Pianeta di San Nicola, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome,

100 ISO.

 

Piviale di Bonifacio VIII, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

Piviale di Bonifacio VIII, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

 

Piviale dei Santi, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

Piviale dei Santi, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome,

100 ISO.

 

Piviale della Vergine, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

Piviale della Vergine, particolare.


Ripresa con banco ottico 4x5", obiettivo Rodenstock Xenar 150 mm su diapositiva Kodak Ektachrome,

100 ISO.

 

Paliotto della Vergine, ripresa macro del tessuto


Ripresa con su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.