Roma, busto di Bonifacio VIII.


 

 


Roma, busto di Bonifacio VIII, particolare


Nel 1982 mi fu chiesto dalla prof. Angiola Maria Romanini (1) di effettuare degli studi metrici corredati da riprese fotografiche di un calco del busto di Papa Bonifacio VIII scolpito da Arnolfo di Cambio - scultore e architetto fra i più importanti del XIII e XIV secolo - che, attualmente, è negli appartamenti di Sua Santità.

La finalità era quella di individuare eventuali deformazioni introdotte intenzionalmente nella scultura per compensare le aberrazioni prospettiche dovute alla sua collocazione spaziale rispetto all’osservatore. Per una rappresentazione grafica dell’opera secondo piani di sezione orizzontali e verticali senza ricorrere a strumenti digitali, all’epoca assai difficilmente disponibili, realizzai un pantografo a sfioramento che consentiva di ottenere delle sagome in scala 1:1 dell’opera secondo i piani di sezione prestabiliti.

Il pantografo era costituito da una tavola di legno della dimensione di poco superiore all’oggetto in esame sulla quale veniva fissato un foglio.

Al fine di una spiegazione del principio sul quale lo strumento era basato, si considera -per semplicità-  associato alla tavola un sistema di coordinate cartesiane in cui la base coincide con l’asse x e l’altezza con l’asse y. La tavola era munita di un sistema di tiranti che consentivano lo scorrimento parallelamente all’asse x di una slitta in plexiglas nella quale poteva muoversi solo secondo una direzione perpendicolare all’asse y un listello munito ad una estremità di un puntatore metallico ed all’altra di una matita tracciante. Determinato il piano del profilo, veniva posizionata la tavola nella corrispondente posizione. Il puntatore seguiva il profilo vincolato allo scorrimento secondo le direzioni sopra richiamate ed ad ogni modifica della sua posizione veniva fatto corrispondere un punto eseguito dal tracciante. In questo modo si otteneve sul foglio una sezione Attraverso delle opportune riprese fotografiche fu poi possibile realizzare uno schema del busto sul quale evidenziare i differenti piani rilevati.


Note:

(1) docente di Storia dell’Arte Medievale, Università La Sapienza di Roma

   

 

Schema del prospetto e dei piani di sezione individuati.


 

 

Prospetto posteriore della lastra

Il busto durante il restauro nei laboratori del Vaticano.

Il busto durante il restauro nei laboratori del Vaticano.

Roma, busto di Bonifacio VIII, alcune sezioni estratte lungo i piani verticali prescelti.


Schema del pantografo utilizzato per la realizzazione delle sezioni al vero