Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli, ricerca archeologica delle prime fasi francescane dell'insediamento attorno alla Cappella del Transito.


 

 


Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli, saggio archeologico accanto alla Cappella del Transito.


 

Ripresa con Mamya RB67, obiettivo 50 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.

 

 

 

Con la pubblicazione, nel 1989, del primo dei tre volumi dedicati alla Basilicata assisiate di Santa Maria degli Angeli in seno alla collana “Catalogo regionale dei beni culturali dell’Umbria” voluta dalla Regione, vennero presentati per la prima volta i risultati di un lungo lavoro, avviato da tempo, sulle straordinarie testimonianze del primo culto francescano di cui la Basilica costituisce il simbolo e la teca. Tra gli specialisti individuati per questa articolata indagine, la prof.ssa Angiola Maria Romanini (1) promosse un’approfondita ricerca sui tre nuclei architettonici ivi custoditi: la cappella della Porziuncola, la Casa del Comune e la cappella del Transito.

In particolare per quest’ultima, furono appositamente condotti degli importanti sondaggi archeologici che si innestavano in una estesa, ma poca documentata opera di scavo al di sotto del piano pavimentale della Basilica svolta tra il 1966 ed il 1967.

La nuova campagna archeologica venne realizzata da un gruppo di archeologi (M.G. Fichera, M.L. Mancinelli) e da me per il profilo topografico e documentario. Le ricerche evidenziarono la presenza di tracce di un muro obliquo rispetto all’attuale filo perimetrale della cappella e complanare ai residui di un arco in mattoni inglobato nell’attuale muro occidentale della cappella. Sulla base di una ampia e documentata serie di corrispondenze ed evidenze fisiche ed archeologiche fu dimostrato che tale lacerti murari costituiscono effettivamente e sorprendentemente la “Francisci reliquia” venerata “ab origine”  quale tangibile memoria del Transito spirituale del Santo. Non dunque la stanza, l’ambito murario, ma piuttosto proprio il muro ed il suo arco di attraversamento. Secondo la mirabile ricostruzione della Romanini, questo muro al momento dell’operazione che lo salvò, era certamente considerato una più che preziosa “Francisci reliquia”. Più esattamente la reliquia della sua morte. E meglio ancora era considerato una reliquia in quanto indicava, designandolo, il luogo dove questa morte era avvenuta, non ad ovest, ma ad est del muro. Non cioè dove si stendeva la “stanza”, ma fuori di essa, fuori e vicino alla porta che si apre nel muro e che venne di fatto ritagliata e conservata come “segnale indicatore” del punto esatto del Transito (2).


Note: 

(1) docente di Storia dell’Arte Medievale, Università La Sapienza di Roma

(2) A. M. Romanini, "Reliquiae" e documenti: i luoghi del culto francescano nella Basilica di S. Maria degli Angeli presso Assisi, in La Basilica di S. Maria degli Angeli. Storia ed Architettura, Perugia, Electa Editori Umbri Associati, 1989, pp 53-88.

 

 

 

Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli, rilievo del prospetto.

 

Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli, rilievo del prospetto.

 

Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli, saggio archeologico accanto alla Cappella del Transito.


Ripresa con Mamya RB67, obiettivo 50 mm su diapositiva Kodak Ektachrome, 100 ISO.